In classe leggiamo da qualche settimana Fontamara.
Questo è uno dei miei libri preferiti, ma difficile che lo possa diventare in poco tempo anche per i miei giovani studenti. Mi accontenterei che ne capissero il valore soprattuto per la nostra regione. Magari l'affetto per Silone, il racconto della sua terra (che è la nostra) e dei "suoi cafoni" (che siamo noi) arriverà in futuro.
Mi è venuta allora un'idea: da anni conosco Aielli, un paese dell'Abruzzo che qualche anno fa ha coinvolto degli artisti, che hanno trascritto l'intero libro su un muro grazie a dei dettatori volontari creando un'opera d'arte unica in Italia.
Il libro quindi ha smesso di essere soltanto un libro ed è diventato un volano per l'economia di un intero territorio. Grazie soprattutto a un sindaco e alla sua amministrazione illuminata.
Ho pensato quindi di mostrare ai miei giovani lettori come questo libro viva ancora oggi attraverso l'arte e le persone di una comunità.
Chi meglio di Enzo Di Natale, sindaco di Aielli, può parlare di Fontamara e di quanto sia importante per la nostra regione?
Ecco quindi l'intervista degli studenti della 3°C della scuola Mezzanotte, giornalisti per un giorno.
Carolina: Com’è nata l’iniziativa del murales?
Enzo Di Natale: Abbiamo iniziato a riflettere sulle caratteristiche della nostra comunità: da un lato avevamo poco da offrire ai visitatori, mentre dall’altro cercavamo un modo per distinguerci sul territorio, quindi abbiamo pensato alla street art.
Maria Eleonora: È soddisfatto del risultato finale di questa operazione artistica?
E.D.N.: Certamente! Basta solo pensare che tra luglio e ottobre, nei mesi quindi in cui andare in vacanza in posti lontani era sconsigliato, perché è l'anno che ricorderemo tutti per la pandemia, abbiamo avuto un’affluenza di circa 100.000 visitatori.
Quindi sì, sono e siamo più che soddisfatti. Il risultato è andato oltre le aspettative.
Maria Eleonora: Pensa che la trascrizione del libro sull’edificio abbia contribuito a mantenere vivi il ricordo dell’autore e di ciò che accadeva in quei tempi?
E.D.N.: Sì, credo proprio di sì. Questa iniziativa ha dato modo di scoprire il romanzo di Fontamara anche a chi prima non lo conosceva. Inoltre ha anche permesso ai giovani cittadini di Aielli di apprezzare ciò che il proprio paese ha da offrire a livello culturale. Questa è stata infatti un'iniziativa che ha coinvolto molto i giovani.
Lorenzo: Quanto tempo avete impiegato a trascrivere tutto il brano di Fontamara in un murales?
E.D.N.: Abbiamo impiegato circa un mese e qualche giorno a trascrivere il brano. 3 artisti hanno trascritto il racconto alternandosi e con l’aiuto delle persone che accorrevano qui ad Aielli a dettare il testo.
Carolina: E quante persone hanno collaborato all’iniziativa?
E.D.N.: Hanno collaborato varie persone che venivano da varie parti. Tantissime dalla Marsica, ma è arrivata tanta gente anche dalle altre città più vicine. E sono venuti anche da Pescara.
Serena: Trascrivere il libro sull’edificio ha fatto partire altre iniziative?
E.D.N.: Sì. In seguito abbiamo trascritto anche la costituzione su un murales. E poi sono stati dipinti altri edifici. Insomma, Fontamara è stato il primo murales di una lunga serie.
Paolo: A tal proposito… cosa può trasmettere secondo lei la storia di Fontamara ai ragazzi?
E.D.N.: I ragazzi con la storia di Fontamara e Aielli hanno scoperto che Silone parlava dei propri nonni e bisnonni. Questo lega di più alla nostra storia e alle proprie radici.
Carolina: Parliamo un po' di lei: qual è la vicenda che l’ha particolarmente colpito nel romanzo?
E.D.N.: La vicenda che mi ha colpito di più è quella dell’interruzione dell’erogazione dell’elettricità. Soprattutto perché la metto in relazione con il paese di oggi, con quello che siamo diventati oggi. Con i risultati che abbiamo raggiunto. Oggi, fortunatamente in paese disponiamo della rete wireless e di tanta tecnologia ecco... pensando a quello che siamo e a quello che eravamo, quella è la vicenda che mi colpisce di più.
Maria Eleonora: Quale libro di Silone le piace di più?
E.D.N.: Il libro che mi piace molto è Uscita di sicurezza, che più che un romanzo è un’autobiografia che racconta molti aspetti della vita dello scrittore, come le incomprensioni politiche con i governanti, e fa percepire anche la sua grandezza.
Invece tra i romanzi, Pane e vino. Ma forse pensandoci bene il mio preferito è l'autobiografia.
Ho ancora tanti progetti per Aielli. Per esempio... non voglio fermarmi qui, ma far trascrivere tutti i romanzi di Silone sui muri delle nostre case. Un intero paese trasformato in una biblioteca a cielo aperto.
E noi, sindaco, glielo auguriamo, di cuore!
della classe 3° C in TerzaMedia
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