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6 inquadrature in una 1 scena


Ciak, si gira. Ok, ma cosa? E soprattutto, come? Dove metterà la macchina da presa il regista? Quale inquadratura sceglierà?

Capire un film vuol dire conoscere il linguaggio cinematografico. E per conoscerlo bisogna iniziare dalle basi e cioè dall'inquadratura.

Cos'è un'inquadratura?

L'inquadratura è l’insieme di tutti i fotogrammi relativi a un ambiente, a una scena, a una persona, ripresi dalla mdp (macchina da presa) senza interruzione di spazio e di tempo, cioè sempre dalla stessa angolazione.

Esistono due tipi di inquadratura: i Piani e i Campi.

Sono definiti PIANI le inquadrature della sola figura umana. In questa tipologia di ripresa, il personaggio domina sull'ambiente. In base alla porzione della figura che presentano, i piani si dividono in 6 tipologie.

Per raccontare i piani, di solito, faccio riferimento a una scena famosissima della storia del cinema: l'entrata in scena di Grace Kelly ne La finestra sul cortile. Dietro la cinepresa c'era Alfred Hitchcock, un regista a cui attingo molto spesso quando cerco di capire il linguaggio del cinema, perché, come pochi altri, ha usato la macchina da presa con precisione e chiarezza.

1) FI: la FIGURA INTERA (FI) è l'inquadratura che comprende solo una più persone; il soggetto sfiora i bordi superiori e inferiori dell’inquadratura. Questa ripresa è usata per far risaltare l'atteggiamento del corpo In inglese è detta Full shot.


Figura intera, "La finestra sul cortile"

2) PA, PIANO AMERICANO (American Shot): il soggetto è inquadrato dalle ginocchia alla testa.


Piano medio, "La finestra sul cortile"

3) PM, PIANO MEDIO: la figura è ripresa della vita in su; questa inquadratura è usata speciale dei dialoghi.


Piano americano, "La finestra sul cortile"

4) PP, PRIMO PIANO (close up): il soggetto è ripreso dal petto in su. Questa inquadratura è usata specialmente nei dialoghi.


Primo piano, "La finestra sul cortile"

5) PPP, PRIMISSIMO PIANO (extreme close up): l’inquadratura comprende solo la testa del soggetto. Il volto occupa tutta l'immagine e quindi questa inquadratura serve a mettere in risalto tutte le più piccole espressioni del volto. Particolarmente adatta per far risaltare espressioni e sentimenti.


Primissimo piano, "La finestra sul cortile"

Dettaglio (DT): è ripreso solo un particolare del corpo (occhio, bocca, mano...)


Dettaglio, "La finestra sul cortile"

Vuoi conoscere i campi?

Clicca qui se vuoi rivedere la scena del film.



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