Vietato annoiarsi o far annoiare.
Non c'è niente di peggio di un bambino che ciondola distratto da una stanza all'altra del museo sbuffando dietro i genitori.
Per evitare queste scene, i musei sono sempre più organizzati per intrattenere i bimbi con esperienze didattiche pensate apposta per loro.
Dal MOMA di New York alle temporanee di Roma, non è inusuale vedere vicino ai quadri il simbolo delle cuffie per bambini. I piccoli visitatori possono così andare in giro per il museo in modo autonomo, seguendo i numeri progressivi delle opere e ascoltando le loro mini-guide che contengono le voci degli attori che raccontano e animano la storia dei quadri o dell'artista.
Non nego di aver a volte approfittato anche io di queste guide a misura di bimbo che risultano anche per gli adulti chiare ed efficaci.
Ma in caso di mancanza di supporti specifici, niente paura. Basta condividere il momento con il proprio bambino usando varie strategie.
Prima Opzione: osserviamo i particolari
Guidare i giovani turisti alla scoperta del monumento o dell'opera è un gioco da ragazzi. I bambini sono come le spugne e quando torneranno a scuola si ricorderanno del nonno che gli ha mostrato dal vivo il capitello dorico o assoceranno quel museo all'abbraccio di mamma e papà.
Seconda Opzione: ti racconto una storia
Ok non tutti sono storici dell'arte e allora niente paura, basta accendere la fantasia. Prima la nostra e poi la loro.
Non dobbiamo infatti sentirci in obbligo di trasformare la giornata al museo nella preparazione di un esame universitario. Sicuramente il bambino sarà contento di ascoltare una storia che rende magico un cavallo alato. Chi potrà scordare Picasso?
Terza Opzione: facciamo le facce
Un'altra possibilità è quella di trasformare la mostra in una caccia al tesoro. Troviamo le immagini che hanno un tema o copiamo le espressioni delle figure ritratte dagli artisti. Un metodo che può essere usato con i bimbi molto piccoli e non solo. Nelle giornate in cui la voglia di stare fermi davanti a un quadro manca a loro, ma anche noi. Perché non dobbiamo mai scordarci che il museo può essere un posto in cui è possibile divertirsi. E la posizione dell'adulto non è solo quello di intrattenere i bimbi, ma anche quello di divertirsi con loro.
Di modi per intrattenere i bambini ce ne sono molti e ogni genitori sa come fare meglio di chiunque altro.
Ogni scusa è buona per animare le stanze di un museo. L'obiettivo principale è quello di rendere il mondo dell'arte un posto confortevole e accattivante.
Un luogo dove fare tante cose o rimanere semplicemente seduti ad osservare come è accaduto alla bimba di una mia amica fotografata di nascosto alla Pinacoteca di Brera.
E dentro quel silenzio c'è tutto: l'osservazione, l'immaginazione e la creatività.
di E.M. in TeatroAScuola