Aleggia nell'aria una confessione, una verità triste di Louis che torna a casa dopo anni, per annunciare una malattia che lo porterà verso la morte. Ad accoglierlo ci sono le nevrosi e le tensioni di una famiglia che non è mai riuscita a comunicare e a confrontarsi.
Così la confessione rimarrà per sempre una chimera e Louis andrà via avvolto nella frustrazione di non aver condiviso la sua condizione.
Fratello, sorella e madre, insieme ad una cognata fragile e impacciata, non sono in grado di ascoltarlo, avvolti dalle loro incapacità di empatizzare.
Gli attori sono stati bravi nel mettere in atto questo momento familiare intenso e malinconico e allo stesso tempo triste e spietato.
Il testo emerge tagliente nella sua complessità tanto da inghiottirne gli attori all’interno di un impianto psicologico non sempre facile da comunicare.
La regia cerca di coinvolgere il pubblico con il cambio di prospettiva della visione e del sentire, recuperando il cerchio magico e la divisione degli ambienti (uno dove gli spettatori sono presenti e guardano, uno dove si origlia) e che con il non detto interiore. Si può parlare di un affascinante tentativo pronto a sbocciare.
Testo: Jean Luc Lagarce
Drammaturgia e regia: Simona Arrighi, Laura Croce
Interpreti: Luisa Bosi, Laura Croce, andra Garuglieri, Roberto Gioffrè, Riccardo Naldini
Allestimento spazio scenico: Francesco Migliorini
Voto 7
di MAYASENSINI in Recensione